L’interrogativo è tutt’altro che scontato: una piscina interrata costituisce una mera pertinenza, oppure va inquadrata nella nuova costruzione, con l’obbligo di conseguire il permesso di costruire?
Nella fattispecie analizzata nella sentenza 29.2.2024, n. 815 (link), il Tar Sicilia si è espresso in ordine alla legittimità del parere negativo emesso dal Comune di Palermo in relazione ad una SCIA presentata per la realizzazione di una piscina e locali tecnici interrati.
In particolare, trattandosi di una piscina ad uso privato a servizio di unità residenziali, delle dimensioni di metri 10 × 5 ed una volumetria complessiva inferiore a 220 mc, secondo i ricorrenti ben avrebbe potuto essere ricondotta nei limiti della pertinenzialità.
Tuttavia, il Tar ha ricordato come la realizzazione di una piscina interrata integri semmai un intervento di nuova costruzione e necessiti del previo rilascio del permesso di costruire (cfr. T.A.R. Sicilia, Palermo, sez. II, 2.5.2023, n. 1486/23, T.A.R. Sicilia, Palermo, sez. I, 2.5.2022, n. 1471).
D’altronde, “La realizzazione della stessa non può essere attratta alla categoria urbanistica delle mere pertinenze, in quanto non è necessariamente complementare all’uso delle abitazioni e non è solo una attrezzatura per lo svago, ma integra gli estremi della nuova costruzione, in quanto dà luogo ad una struttura edilizia che incide invasivamente sul sito di relativa ubicazione, e postula, pertanto, il previo rilascio dell’idoneo titolo ad aedificandum, costituito dal permesso di costruire (T.A.R. Salerno, sez. II, 10/11/2020, n.1631)”.
Per tali ragioni, il Tar, confermando la legittimità del diniego comunale, ha ritenuto che gli effetti della SCIA non potessero prodursi in presenza di interventi non sussumibili all’interno del paradigma legale disciplinato dall’art. 19, comma 3, legge n. 241/1990.
Riassumendo, la realizzazione di una piscina interrata integra un intervento di nuova costruzione e necessita del rilascio del permesso di costruire, non potendo essere attratta nella categoria urbanistica delle mere pertinenze.